mercoledì 29 aprile 2015

L'INCONTRO

Il 21 giugno 2014 presso la Sala Sacro Cuore della Parrocchia PP Cappuccini di Benevento, si è tenuto l’incontro con Manuel Antonio Bragonzi, organizzato dall’Associazione Famiglie Adottive “La Casa di Giuseppe” per la cultura dell’adozione. L’appuntamento vuole essere momento di riflessione attraverso una testimonianza di fede e di speranza vissuta dal protagonista di questa straordinaria storia.
Un giorno, a Milano, un signore dai tratti ispanici bussa alla porta del giornalista Marcello Foa e decide di raccontargli la sua storia. Era da molto tempo che desiderava farlo, ma non aveva ancora trovato il coraggio. Il giornalista capisce che sarebbe un peccato consegnare all’oblio vicende così dure ma importanti e le racconta in un romanzo dal titolo quanto mai significativo: “Il bambino invisibile”. Il nome di Manuel Antonio Bragonzi che figura sulla copertina, dopo quello dell’autore Foa, è il protagonista del libro nonché di tutte le esperienze di vita narrate in queste pagine, dense di una prosa semplice e ricca allo stesso tempo.
Manuel ha cinque anni e un grande cuore indomito. Un giorno, quando si squarcia il velo sui misteri più reconditi della sua giovanissima vita, risponde al richiamo che la natura intorno al suo villaggio gli lancia e fugge tra i boschi del Cile. In molti probabilmente sapevano perché non aveva una mamma, e perché vivesse insieme a un uomo che chiamava nonno ma in realtà era un estraneo. Un uomo che nascondeva un segreto sconvolgente sul passato di quel bambino e di sua madre, un segreto di cui Manuel aveva perso ogni ricordo.
Quando la verità riemerge dall’oblio, Manuel decide che la sua famiglia sarebbero stati gli alberi, i ruscelli, i cespugli di frutti selvatici che tante volte lo avevano sfamato. Se il mondo degli uomini lo escludeva e lo maltrattava, la natura sembrava accoglierlo, gli uccelli cantavano la forza della vita, le fronde stormivano e i prati lo accarezzavano come nessuno aveva mai fatto. Se casa è un posto dove sentirsi protetti, lì era casa sua.
Per molti mesi, anni, Manuel vive da solo nel bosco, in silenzio, mangiando frutti selvatici, imparando a cacciare dai gatti, a costruirsi una fionda, a pescare a mani nude. Un piccolo ragazzo selvaggio che coltiva dentro di sé la libertà. Niente lo avrebbe convinto a tornare nella prigione di prima, nemmeno l’inverno, nemmeno il vento gelido.

Fino a quando il destino non inizia il suo lungo viaggio in cerca del bambino invisibile...

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